5 requisiti per scegliere la scuola calcio di tuo figlio

Arriva per tutti i genitori il momento di scegliere uno sport, e lo sport che la fa da padrone in Italia, piaccia o no è il calcio.
Quindi se tuo figlio decide di iniziare o tu vorresti far provare una scuola calcio al piccolo sportivo, sappiate che non tutte le scuole calcio sono uguali.
Vediamo subito quali sono i 5 requisiti essenziali per scegliere la scuola calcio di tuo figlio.

1. AMBIENTE SANO

Vostro figlio dovrà si praticare calcio ma dovrà farlo in un ambiente sano, che educhi al Fair Play, e questo non vuol dire che sia un ambiente “vincente”, anzi, diffidate da chi mette in bella mostra i loro trofei e millanta competenze (avete il diritto di farvi mostrare laurea in scienze morie e qualifiche dei probabili futuri mister dei vostri bimbi), nella scuola calcio spesso vittoria e crescita del singolo non vanno di pari passo.

Servirebbe un ambiente che non si esalti con le vittoria e non si abbatta col le sconfitte, che trasmetta coraggio fiducia e ottimismo per far sì che il bambino venga stimolato a “rischiare” la giocata anche a costo di subire gol, ma è un percorso necessario per la crescita del piccolo atleta, un percorso lungo che spesso non porta a vittorie di squadra.

E’ stato dimostrato che esasperare l’attività agonistica in età precoce porta ad un prematuro abbandono, per evitare ciò la federazione ha tolto le classifiche ai tornei federali di pulcini ed esordienti.

2. FORMATORI DI QUALITA’

No mister o allenatore ma Formatore, perché nel settore giovanile si deve accompagnare l’atleta nel suo processo di crescita offrendo problemi da risolvere e non soluzioni da ricordare, facendolo giocare il più possibile con allenamenti che stimolino le sue capacità tecniche, fisiche e cognitive.

Scappate da dove vedete bambini fermi in fila, distratti e infreddoliti che aspettano il proprio turno per fare un tiro ogni 5 minuti.

Vi sono allenatori che cercano la vittoria ad ogni costo a discapito della formazione, magari urlando ad ogni errore del piccolo calciatore che invece dovrebbe vivere la partita con serenità, senza l’ossessione del risultato.

Solo così potrà esprimersi al meglio delle sue capacità, giocando senza il terrore che ad ogni errore venga criticato o addirittura sostituito, cosa che non è possibile fare ma che spesso si vede.
Secondo la federazione su 3 tempi, ogni bambino deve giocare interamente uno dei primi due tempi, se vostro figlio non lo fa, cambiate aria anche perché col calcio si può educare alla legalità, se il mister rispetta le regole il bambino verrà automaticamente portato a rispettarle anch’esso, e non dimentichiamo che l’ambiente sportivo che frequenta, assieme a scuola e famiglia, contribuiscono alla sua formazione e crescita sotto tutti i punti di vista.

3. SOCIETA’ PRESENTE

La società, la dirigenza, sono parte fondamentale della scuola calcio.
Sono tante le società che trattano la scuola calcio solo come un portafogli, pronto a gonfiarsi all’aumentare delle iscrizioni.
Qual’è il fine?
Semplice, finanziare la prima squadra, quella degli adulti.

Assicurati quindi, magari chiedendo a chi è già iscritto, che la società sia presente. Che organizzi manifestazioni, feste, attività extra calcistiche ed educative.
In questo modo avrai la garanzia che la quota che hai pagato non finirà in tasca al bomber 25enne della prima squadra, ma viene utilizzata per migliorare la qualità del servizio offerto.

4. FILOSOFIA EDUCATIVA

La filosofia è uno dei requisiti fondamentali da considerare nella scelta della scuola calcio di tuo figlio.

Una scuola calcio che punta alla vittoria non è adatta all’educazione di un bambino.
Tuo figlio deve giocare in un luogo in cui si diverta e, la ricerca esasperata della vittoria, ad una certa età, non è divertente e non è educativa.

Tuo figlio rischia di sedere in panchina per tutta la partita, o peggio ancora non essere convocato.
Tutti hanno il diritto di giocare, a prescindere dalle qualità tecniche e fisiche.

Diffidate dalle società che fanno selezione e provini ai bambini. Questi creano stress eccessivi che devono essere evitati.
Il bambino deve giocare per divertirsi, non per diventare un campione.

5. INFRASTRUTTURE ADEGUATE

Le infrastrutture possono condizionare in positivo o negativo il lavoro del formatore.
Se tanti bambini si allenano in uno spazio molto ridotto, non sarà possibile giocare ed allenarsi adeguatamente.

Occhio agli spogliatoi, anche quelli devono essere adeguati ad ospitare dei bambini.
Le docce devono essere calde, gli spogliatoi riscaldati, il custode deve essere sempre presente per qualsiasi evenienza ed il campo sempre curato.

Quindi se volete vedere vostro figlio divertirsi, crescere e migliorare, dovreste cercare quella società con requisiti “a misura di bambino” dove i giovani atleti vengono accompagnati nella loro scoperta e non istruiti, bisogna lasciare loro i tempi giusti, costringerli a pensare e non dettare soluzioni da bordo campo.